Il filtro a carboni attivi sotto il lavandino – tanto rumore per poco.
Li installano, promettono acqua pura, e poi? Filtro sì, ma non dal disagio. Questi sistemi cercano di comprimere un impianto di depurazione sotto il lavello, con risultati spesso discutibili. Tra filtri enormi, manutenzioni costose e rumori notturni da centrale elettrica, ti ritrovi con un elettrodomestico complicato che occupa spazio e richiede attenzioni continue.
Qualcuno potrebbe definirli il progetto da designer di un ingegnere che “non ci ha creduto abbastanza”.
Caraffe filtranti in PET: filtrare la plastica con la plastica, un controsenso.
Le conosciamo tutti. Sono ovunque: nei grandi magazzini, nelle cucine degli amici, nelle case dei parenti. Le caraffe filtranti in plastica sembrano una scelta scontata: funzionali (più o meno), pratiche (dipende), economiche… almeno all’inizio. Ma sono davvero la soluzione migliore per noi e per l’ambiente?
Secondo il “Rapporto Acqua Italia 2023", quasi il 40% degli italiani oggi possiede un sistema filtrante, e la soluzione più diffusa sono le caraffe filtranti. Ma siamo sicuri che ci convengano davvero? Il costo iniziale può sembrare vantaggioso, ma tra filtri da cambiare di continuo e l’impatto ambientale della plastica, il bilancio finale è tutto fuorché trascurabile.
Aromi per "triggerare" il gusto: non chiamateli filtri.
Negli ultimi due anni hanno invaso i social e le borracce: gli aromi olfattivi, quelli che non si mescolano all’acqua ma ingannano il cervello attraverso l’olfatto. Sì, esatto: l’acqua ha sempre lo stesso sapore, ma il naso crede di bere succo, tisane, o chissà cosa.
L’idea è senz’altro trendy, i design accattivanti non mancano, ma siamo sinceri: che c’entra tutto questo con la filtrazione dell’acqua? Niente. Anzi, spesso serve proprio a mascherare odori sgradevoli e sapori discutibili. Ma vediamo di cosa si tratta davvero.
L’inquinamento e la sempre maggior attenzione verso i sistemi di filtraggio dell’acqua hanno creato un nuovo mercato per le aziende high-tech, quello delle borracce intelligenti, con un fatturato stimato di 50 milioni di dollari nel 2023, solo per una delle aziende leader di questi nuovi prodotti. La tecnologia UV-C ha conquistato soprattutto il pubblico under 35, secondo i dati di TechMarket Research.
Guardiamo da vicino questa ‘rivoluzionaria’ proposta per capirne meccanismi e valore effettivo, non basta infatti far sembrare uno strumento comune una piccola astronave aliena per aver effettivamente portato un valore di cambiamento.
Filtri esterni per il rubinetto, ovvero il braccialetto elettronico per la tua acqua ai domiciliari
Sarà che ci piace l’idea della sorgente infinita in cucina: attacchi un coso al rubinetto, schiacci un bottone, e come per magia sgorga acqua “pura”. Secondo il Corriere della Sera (2024), sono circa 3,5 milioni le famiglie italiane che utilizzano filtri da rubinetto, elettronici o manuali. Una scelta tutto sommato abbordabile come prezzo, ma che può diventare complicata se richiede il montaggio da parte di un tecnico.
Bella la comodità, certo. Ma quanto costa davvero — in senso ampio — avere questo “braccialetto elettronico” al rubinetto di casa? Spoiler: più di quanto sembri.
Ci circonda, ci sommerge, ci perseguita. La plastica delle bottiglie d'acqua monouso è ovunque, e i numeri sono da capogiro: in Italia abbiamo bevuto oltre 10 miliardi di litri di acqua minerale nel 2023, piazzandoci sul podio mondiale dei consumatori (Censis 2023). Peccato che il vero record sia un altro: 7,5 miliardi di bottiglie finite nell'ambiente (Greenpeace). Un paradosso per un paese circondato dal mare, che invece di proteggerlo lo riempie di plastica
Immagina di dover spiegare a uno smarrito viaggiatore del tempo perché, nel 2024, qualcuno ha pensato di piazzare una mini-cisterna medievale in cucina per filtrare l'acqua. "È vintage!" diranno alcuni. "È ecologico!" aggiungeranno altri. Peccato che tra ingombri da locanda rinascimentale e tempi di attesa degni di un'epoca senza rubinetti, il risultato sia più vicino a un soprammobile folkloristico che a una soluzione pratica.
Filtri chimici da survival: soluzioni estreme per problemi domestici?
Avete mai visto quei video ipnotici dove un'acqua melmosa diventa cristallina in pochi secondi? I filtri chimici da survival promettono miracoli, ma siamo sicuri che siano la risposta giusta per la nostra quotidianità? Nati per escursionisti e militari, questi sistemi trasformano qualsiasi acqua in potabile grazie a membrane e additivi chimici. Peccato che a casa nostra l'acqua non esca direttamente da uno stagno.
Macchinette filtranti elettroniche: l'ennesimo device, di cui non avevamo bisogno.
Nell'era della dematerializzazione, ecco che l'acqua - elemento primario per eccellenza - richiede ora un manuale d'istruzioni. I filtri elettronici si presentano come soluzioni futuristiche, ma nascondono un paradosso: per depurare un bene naturale, consumano energia prodotta da fonti inquinanti e utilizzano componenti difficilmente riciclabili. Un controsenso tecnologico che trasforma un gesto semplice in un processo da ingegnere.