Filtri chimici da survival: soluzioni estreme per problemi domestici?

Avete mai visto quei video ipnotici dove un'acqua melmosa diventa cristallina in pochi secondi? I filtri chimici da survival promettono miracoli, ma siamo sicuri che siano la risposta giusta per la nostra quotidianità? Nati per escursionisti e militari, questi sistemi trasformano qualsiasi acqua in potabile grazie a membrane e additivi chimici. Peccato che a casa nostra l'acqua non esca direttamente da uno stagno.

Come funzionano?

Si dividono in due categorie: sacche con additivi chimici da lasciar agire o pompe meccaniche con filtri multistrato. Entrambi i metodi eliminano batteri e virus, ma nessuno garantisce che gli stessi additivi siano innocui a lungo termine. E mentre l'acqua diventa tecnicamente bevibile, il sapore e l'odore spesso ricordano più un laboratorio che una sorgente naturale.


Collocazione: nei tuoi spazi e nella tua vita

Appesi a un ramo nel bosco? Perfetti. In cucina? Decisamente fuori posto. Occupano spazio, richiedono procedure complesse e soprattutto non sono pensati per un uso domestico. IDRA Living, al contrario, si adatta alla tua vita senza trasformare la cucina in un accampamento.


Capacità — numeri in chiaro

Possono filtrare diversi litri, ma i tempi sono lunghi e il processo laborioso. Nel frattempo, IDRA Living prepara 1,2 litri di acqua filtrata in 30 secondi, senza aspettare che i sedimenti si depositino o che gli additivi facciano effetto.


Autonomia e alimentazione

Il loro punto forte è l'indipendenza dall'elettricità, ma il prezzo da pagare è alto: sono spesso monouso o richiedono una manutenzione complessa. IDRA Living offre la stessa autonomia energetica, ma con la comodità di un sistema riutilizzabile e senza chimica aggiunta.


Il design, tra funzionalità e piacere percepibile

Senza dubbio affascinanti nel loro aspetto tecnico, questi filtri sembrano usciti da un film di sopravvivenza. Ma in salotto? IDRA Living, con il suo design elegante e minimale, si integra perfettamente in qualsiasi ambiente, senza sembrare un'equipaggiamento da missione.


Non si scappa dal confronto qualità/prezzo

Costi che variano dai 120 ai 250 euro, più la necessità di ricambi frequenti. Un investimento significativo per qualcosa che, in casa, risolve un problema inesistente. IDRA Living, con 49 euro per la caraffa e 48 euro all'anno per i filtri (ritiro incluso), offre una soluzione più economica, sostenibile e soprattutto adatta alla vita di tutti i giorni.


Ciclo di vita, smaltimento e durevolezza

Progettati per scenari estremi, questi filtri diventano un peso in contesti normali. Smaltirli è complicato e il loro impatto ambientale è significativo. IDRA Living, invece, è pensata per durare ed essere smaltita correttamente, con materiali riciclabili e un programma di ritiro filtri che chiude il cerchio della sostenibilità.

Mentre i filtri da survival finiscono nella spazzatura dopo pochi usi, IDRA Living dimostra che la vera innovazione sta nella longevità e nel rispetto dell'ambiente. Perché complicarsi la vita con soluzioni estreme quando l'acqua pulita può essere semplice, veloce e sostenibile?

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I drink analcolici a base di IDRA Water, per un sorso di divertimento in più e meno acqua sporca nel tuo bicchiere.
Anche il ghiaccio certo!

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Il filtro a carboni attivi sotto il lavandino – tanto rumore per poco.

Li installano, promettono acqua pura, e poi? Filtro sì, ma non dal disagio. Questi sistemi cercano di comprimere un impianto di depurazione sotto il lavello, con risultati spesso discutibili. Tra filtri enormi, manutenzioni costose e rumori notturni da centrale elettrica, ti ritrovi con un elettrodomestico complicato che occupa spazio e richiede attenzioni continue.
Qualcuno potrebbe definirli il progetto da designer di un ingegnere che “non ci ha creduto abbastanza”.

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Caraffe filtranti in PET: filtrare la plastica con la plastica, un controsenso.

Le conosciamo tutti. Sono ovunque: nei grandi magazzini, nelle cucine degli amici, nelle case dei parenti. Le caraffe filtranti in plastica sembrano una scelta scontata: funzionali (più o meno), pratiche (dipende), economiche… almeno all’inizio. Ma sono davvero la soluzione migliore per noi e per l’ambiente?

Secondo il “Rapporto Acqua Italia 2023", quasi il 40% degli italiani oggi possiede un sistema filtrante, e la soluzione più diffusa sono le caraffe filtranti. Ma siamo sicuri che ci convengano davvero? Il costo iniziale può sembrare vantaggioso, ma tra filtri da cambiare di continuo e l’impatto ambientale della plastica, il bilancio finale è tutto fuorché trascurabile.

 

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Aromi per "triggerare" il gusto: non chiamateli filtri.

Negli ultimi due anni hanno invaso i social e le borracce: gli aromi olfattivi, quelli che non si mescolano all’acqua ma ingannano il cervello attraverso l’olfatto. Sì, esatto: l’acqua ha sempre lo stesso sapore, ma il naso crede di bere succo, tisane, o chissà cosa.

L’idea è senz’altro trendy, i design accattivanti non mancano, ma siamo sinceri: che c’entra tutto questo con la filtrazione dell’acqua? Niente. Anzi, spesso serve proprio a mascherare odori sgradevoli e sapori discutibili. Ma vediamo di cosa si tratta davvero.

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