Acqua di rubinetto: possiamo fidarci?

Acqua di rubinetto: sicura, ma perfetta? Non sempre. Scopri perché il 28,8% degli italiani non si fida e come un semplice push può migliorare gusto e qualità, senza bottiglie.

In teoria, l’acqua del rubinetto in Italia è tra le più controllate e sicure d’Europa. In pratica, quasi un terzo delle famiglie italiane non si fida a berla. Troppo cloro, sapore strano, timori su tubature vecchie: i dubbi ci sono, e spesso non sono del tutto infondati.

Ma quanto è davvero sicura l’acqua che esce dal nostro rubinetto? E, soprattutto, come possiamo migliorarla senza riempire la casa di bottiglie di plastica?

Acqua di rubinetto: sicura sì, ma perfetta? Non sempre.

Se seguiamo i dati, possiamo stare tranquilli: l’acqua potabile in Italia deve rispettare parametri di sicurezza molto rigidi, con controlli costanti a livello locale. Secondo ISTAT, però, il 28,8% degli italiani continua a evitarla. Il problema, spesso, non è la sicurezza, ma la qualità percepita: sapore di cloro, tracce di calcare, residui metallici.

E qui entra in gioco un’altra verità meno nota. Anche l’acqua più controllata può cambiare lungo il percorso. Tubature vecchie possono rilasciare impurità, il cloro – utile per la disinfezione – può lasciare un retrogusto poco invitante e le acque “dure” ricche di minerali possono influenzare il sapore.

Se l’acqua di rubinetto è un’ottima scelta, come facciamo a renderla davvero perfetta?

Push e bevi: il modo smart per migliorare la tua acqua

Se vuoi la sicurezza dell’acqua del rubinetto senza compromessi su gusto e qualità, c’è un modo semplice e veloce per farlo: IDRA Living. Basta un push e in meno di 30 secondi ottieni acqua filtrata, priva di impurità e con un sapore nettamente migliore.

Grazie alla tecnologia Claysilite, il filtro trattiene microplastiche, metalli pesanti e cloro, migliorando purezza e leggerezza. Non solo: il design in acciaio inox mantiene l’acqua fresca più a lungo e si adatta perfettamente al frigorifero.

Risultato? Acqua buona, zero plastica e zero sbatti.

Push. Bevi. Dimentica le bottiglie.

Come fidarsi dell’acqua di rubinetto? 5 step per una scelta consapevole

  1. Controlla i dati locali – Consulta i report ufficiali del tuo comune o ISTAT per capire la qualità dell’acqua della tua zona.
  2. Verifica le tubature di casa – Un impianto idrico datato può alterare la qualità dell’acqua.
  3. Filtra, non comprare – Un sistema come IDRA Living elimina impurità e rende l’acqua più piacevole da bere.
  4. Dì addio alla plastica – Ogni sorso filtrato è una bottiglia in meno da smaltire.
  5. Integra l’acqua filtrata nella tua routine – Tieni una caraffa sempre pronta per bere più spesso, senza sforzo.

L’acqua del rubinetto è una scelta intelligente, migliorarla è un upgrade. Semplice, sostenibile e senza compromessi. Basta un push.

Mixology

I drink analcolici a base di IDRA Water, per un sorso di divertimento in più e meno acqua sporca nel tuo bicchiere.
Anche il ghiaccio certo!

Leggi la rubrica

Cocktails - IDRA Water - Mixology
LET'S DRINK ABOUT IT - Copertina con tema dell'articolo: Coniglio del vulcano Zacatuche e carboni attivi sotto il lavandino come sistema di filtraggio

Il filtro a carboni attivi sotto il lavandino – tanto rumore per poco.

Li installano, promettono acqua pura, e poi? Filtro sì, ma non dal disagio. Questi sistemi cercano di comprimere un impianto di depurazione sotto il lavello, con risultati spesso discutibili. Tra filtri enormi, manutenzioni costose e rumori notturni da centrale elettrica, ti ritrovi con un elettrodomestico complicato che occupa spazio e richiede attenzioni continue.
Qualcuno potrebbe definirli il progetto da designer di un ingegnere che “non ci ha creduto abbastanza”.

Continua a leggere

LET'S DRINK ABOUT IT - Copertina con tema dell'articolo: Tartaruga liuto e caraffe filtranti in PET

Caraffe filtranti in PET: filtrare la plastica con la plastica, un controsenso.

Le conosciamo tutti. Sono ovunque: nei grandi magazzini, nelle cucine degli amici, nelle case dei parenti. Le caraffe filtranti in plastica sembrano una scelta scontata: funzionali (più o meno), pratiche (dipende), economiche… almeno all’inizio. Ma sono davvero la soluzione migliore per noi e per l’ambiente?

Secondo il “Rapporto Acqua Italia 2023", quasi il 40% degli italiani oggi possiede un sistema filtrante, e la soluzione più diffusa sono le caraffe filtranti. Ma siamo sicuri che ci convengano davvero? Il costo iniziale può sembrare vantaggioso, ma tra filtri da cambiare di continuo e l’impatto ambientale della plastica, il bilancio finale è tutto fuorché trascurabile.

 

Continua a leggere

LET'S DRINK ABOUT IT - Copertina con tema dell'articolo: Iguana delle Fiji e aromi

Aromi per "triggerare" il gusto: non chiamateli filtri.

Negli ultimi due anni hanno invaso i social e le borracce: gli aromi olfattivi, quelli che non si mescolano all’acqua ma ingannano il cervello attraverso l’olfatto. Sì, esatto: l’acqua ha sempre lo stesso sapore, ma il naso crede di bere succo, tisane, o chissà cosa.

L’idea è senz’altro trendy, i design accattivanti non mancano, ma siamo sinceri: che c’entra tutto questo con la filtrazione dell’acqua? Niente. Anzi, spesso serve proprio a mascherare odori sgradevoli e sapori discutibili. Ma vediamo di cosa si tratta davvero.

Continua a leggere